Credito di Imposta per Negozianti -Coronavirus-

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Importantissima opportunità per gli esercizi commerciali, negozi e botteghe stabilito dal nuovissimo decreto “Cura Italia”   per far fronte ai problemi generati dall’emergenza COVID-19 sostenendo, per quanto possibile, le perdite e i mancati guadagni delle attività italiane.

Tra i numerosi provvedimenti elencati nel Decreto Legge sopracitato vi è la possibilità di richiedere un credito di imposta per far fronte al costo sostenuto per i canoni di locazione da botteghe e negozi durante il mese di marzo 2020.

Nelle poche righe che seguiranno andremo ad approfondire l’articolo numero 65, comma 1 della legge 17 marzo 2020 numero 18 ovvero “Decreto Cura Italia” il quale riconosce il credito di imposta che sarà trattato nel presente articolo del sito blog STUDIOCONSULENZEAZIENDALI (Studio Professionale per la consulenza alle aziende e agli esercizi commerciali -COMMERCIALISTI- AVVOCATI-MARKETING).

Ecco di seguito riportato il testo dell’articolo:

Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1.”.

Il primo credito di imposta Decreto Cura Italia entrato in vigore è quello relativo ai canoni di locazione corrisposti nel mese di marzo per immobili rientranti nella categoria C/1 ovvero botteghe e negozi.

Non tutti possono richiedere il credito di imposta, infatti restano escluse tutte le attività indicate negli allegati 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, vale a dire quelle attività identificate come essenziali, tra cui: farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari di prima necessità, le quali devono continuare ad offrire i propri servizi durante l’emergenza.

Il credito d’imposta massimo richiedibile è pari al 60 per cento del canone di locazione relativo al mese di marzo e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, utilizzando il Modello F24.

Il credito d’imposta Cura Italia canone di locazione è utilizzabile a decorrere dal 25 marzo 2020 – codice tributo “6914”.

Il predetto codice tributo deve essere esposto nella sezione “Erario”, nella colonna “importi a credito compensati”

STUDIO CONSULENZE AZIENDALI

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