Business Plan PSR
Business Plan: Valutazione dei risultati economici azienda agricola
L’analisi dei risultati economici dell’impresa agricola richiede la conoscenza delle strutture e dei fattori produttivi impiegati nelle varie attività. L’individuazione dei fattori è cruciale per identificare l’entità dei costi sostenuti, quella del reddito conseguito e, infine, quella del grado di redditività raggiunto dall’impresa. Il bilancio è lo strumento con cui sono classificati i fattori produttivi usati dall’impresa e con cui si perviene alla valutazione del reddito conseguito e, quindi, alla stima del grado di redditività raggiunto dall’impresa. Quest’ultima indica la capacità del reddito conseguito di remunerare i fattori impegnati nelle attività dell’impresa.
Business Plan per ottenere Finanziamenti
Ottenere finanziamenti sia pubblici che privati è oggi diventato abbastanza difficile: il numero di contendenti è elevato e i fondi scarseggiano. L’unico elemento che consente di distinguersi dalla massa al fine di ottenere il finanziamento sperato è proprio il Business Plan.
Durante tutta la fase di redazione del Business Plan è utile rileggere il bando più volte al fine di non perdere gli obiettivi le finalità e le indicazioni in esso presenti.
Il Business Plan deve essere redatto su misura rispetto al Bando cui fare riferimento.
Un buon progetto di impresa deve evidenziare almeno 3 aspetti:
1. presentazione e competenze professionali dell’imprenditore/ mettendo in evidenza tutte le notizie utili e indispensabili a descrivere le persone cui fa capo la nuova impresa da finanziare;
2. presentazione della nuova impresa con particolare riguardo:
• ai presupposti commerciali e alle motivazioni alla base dell’avvio della nuova attività imprenditoriale (il mercato, il prodotto, ecc.);
• alla forma giuridica (ditta individuale, società di persone, società di capitali), alla struttura e all’organizzazione con la quale l’impresa si costituisce;
3. presentazione del piano degli investimenti e dei bilanci prospettici che deve specificare:
• l’entità degli investimenti necessari in fase di avvio;
• in quale maniera tali investimenti possono essere finanziati dall’imprenditore (capitale proprio) e/o da terzi (contributi pubblici a fondo perduto, banche, ecc.);
• un bilancio prospettico del primo triennio di attività.
La parola Chiave per redigere un buon Business Plan è COERENZA:
il business plan deve essere coerente in tutte le sue parti e deve essere coerente rispetto al Bando di riferimento.
Sotto il profilo aziendale questo strumento andrebbe considerato come una opportunità per migliorare la capacità imprenditoriale. Non necessariamente per la valutazione di nuove iniziative dell’azienda, ma anche, e soprattutto, per strutturare meglio la propria attività, per identificare i fattori di debolezza e cercare di correggerli, per avere coscienza dei propri punti di forza e sfruttarli adeguatamente, per prevedere i risultati futuri, misurarli e correggere periodicamente tali ipotesi.
È certamente faticoso sviluppare una visione di medio-lungo periodo della propria impresa, ma questo passaggio è critico per la sopravvivenza dell’impresa stessa, sempre che si voglia difendere l’impresa e non trasformarla, come sta avvenendo in diverse situazioni, in un semplice bene patrimoniale che garantisce la residenza e forme più o meno strutturate di affitto.